Lidl-Trek, Giulio Ciccone conferma di puntare alla classifica al Giro e non esclude la partecipazione al Tour: “Ma, se ci andrò, sarà al servizio degli altri”
Obiettivo classifica generale per Giulio Ciccone al Giro d’Italia 2024. Lo scalatore abruzzese sarà il capitano della Lidl-Trek nella prossima edizione della Corsa Rosa, dove, confermando l’idea di fondo già espressa nelle scorse settimane, cercherà di mettersi alla prova con l’intento di cogliere un piazzamento nelle parti alte della classifica. Tra i Grandi Giri, la scelta del 29enne per la nuova stagione è dunque ricaduta sul GT italiano, ma, dopo il Giro, il vincitore della Maglia a Pois della Grande Boucle 2023 non esclude poi di prendere parte nuovamente anche al Tour de France, che per la prima volta nella storia scatterà proprio dall’Italia.
“È stata una decisione difficile – ha dichiarato Ciccone in un’intervista a In de Leiderstrui – Abbiamo deciso per il Giro, ma valuteremo ancora tutto dopo. Nella settimana dopo il Giro vedremo se farò anche il Tour. Ma per me il Giro d’Italia sarà la cosa più importante, lì voglio puntare alla classifica“.
Il classe 1994 è consapevole che non sarà semplice, soprattutto per la presenza di due lunghe cronometro: “Settanta chilometri di cronometro è tanto, sarà una sfida per me e per la squadra. Vogliamo migliorare la mia cronometro, ma, mentre volevo essere un buon corridore e vincere una gara nel 2023, l’obiettivo nel 2024 è quello di essere un corridore di classifica in un Grande Giro. È difficile, ma è una grande opportunità e il Giro è il posto giusto per provarci“.
Nonostante l’obiettivo classifica, l’abruzzese non rinuncerà al suo modo di correre offensivo, pur con maggior criterio: “Mi piace molto attaccare, è il mio carattere. Voglio correre in modo aggressivo, andare in fuga e mostrare qualcosa. Ma nel ciclismo di oggi non si possono sprecare energie inutili da nessuna parte. Ho sempre perso molte energie attaccando o facendo cose stupide, ora bisogna essere più intelligenti e risparmiare energie quando possibile. Altrimenti non si otterranno risultati”.
“Non voglio perdere il mio carattere offensivo, anche al Giro del prossimo anno – ha proseguito Ciccone – Voglio sempre essere creativo e fare qualcosa. Se la mia testa mi dice che deve succedere, come al Delfinato nel 2023, allora ci provo. Con buone gambe e buona testa puoi fare la differenza. Per questo puntiamo anche alla classifica al Giro”.
Al prossimo Giro, il 29enne si troverà di fronte Tadej Pogacar come rivale: “È chiaro che Vingegaard, Pogacar, Roglic e anche Sepp Kuss si distinguono nelle corse a tappe. Hanno un motore diverso e una classe diversa. Dietro a loro c’è un folto gruppo di corridori che possono ben figurare a seconda della gara. Ne faccio certamente parte. Ci sono diverse cose che devono essere messe in atto per avere successo. Se uno o più di questi quattro partecipano, sarà difficile vincere. Allora bisogna essere realistici. Non so se sarò primo, secondo, quinto o decimo, ma posso essere competitivo“.
Dopo il Giro, quindi, Ciccone e i tecnici della squadra decideranno se andare anche al Tour, ma, in caso di partecipazione, l’abruzzese ha ben chiaro quale sarà il suo ruolo: “Se andrò al Tour sarà al servizio degli altri, assolutamente. Sono il leader al Giro e poi vorrei aiutare i compagni in un altro Grande Giro, perché voglio restituire loro qualcosa in cambio dopo quello che Mads Pedersen e Mattias Skjelmose hanno fatto per me nel Tour dell’anno scorso”.
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